Ascesa e caduta della start up che voleva salvare il mondo dalla plastica
Complotto o truffa?
Bio-On è stata la start up italiana che ha fatto parlare il mondo. Sostenendo essere in grado di produrre plastica completamente ecologica con dei batteri, raggiunge in pochissimo tempo la valutazione di un miliardo di euro. Capitanata da Marco Astorri, un imprenditore seriale che si definisce “un contadino”, Bio-On arriva sul tetto del mondo, Astorri accompagna il presidente del consiglio Conte da Putin, si siede al tavolo con le più grandi aziende del mondo e con molte firma accordi di sviluppo e si parla di lui come possibile candidato al Nobel. Tutto questo finisce rovinosamente con un video YouTube di un analista finanziario che mette in evidenza le incongruenze e le problematicità del modello Bio-on: l’azienda in poche ore perde 700 milioni di euro di valore, non si riprenderà mai e di li a poco interverrà la magistratura. Ancora oggi il pubblico rimane diviso: Bio-On non poteva funzionare (era insomma solo una storia “troppo bella per NON essere vera” ) o è stato un complotto finanziario ordito dalle aziende produttrici di plastica tradizionale? Ne parlo con Marco Madonia, che ha seguito il caso per il Corriere di Bologna e ha scritto, assieme a Gianluca Rotondi “L'unicorno. Ascesa e caduta della start-up che voleva salvare il mondo dalla plastica” edito d Baldini e Castoldi, un resoconto di tutta questa incredibile vicenda italiana.
E se non ci vediamo prima: buon inizio e buon fine!
(cit.)