Enrico Vanzina è una delle figure più iconiche e prolifiche del cinema italiano. Sceneggiatore, regista, scrittore e produttore, ha attraversato decenni di storia del nostro Paese raccontandone vizi, virtù e trasformazioni. Figlio di Steno, fratello e storico collaboratore di Carlo Vanzina, ha contribuito a creare un immaginario popolare che ha segnato intere generazioni con film diventati cult come Sapore di mare, Vacanze di Natale, Yuppies - I giovani di successo, Febbre da cavallo - La mandrakata. In questa puntata abbiamo parlato delle differenze fra l’essere un artista o un artigiano del racconto, della sua attività da giornalista e del legame con Roma, di come il cinema sia cambiato con la globalizzazione e le piattaforme digitali, della crisi della produzione italiana e del ruolo sempre più ingombrante dell’algoritmo nelle scelte artistiche. Abbiamo discusso dell’impatto dei social media sulla scelta degli attori, dell’importanza della collaborazione nel cinema, dell’improvvisazione sul set e della differenza tra l’immedesimazione americana e la tradizione italiana della maschera e perfino di Roccaraso. Nel suo ultimo libro, Noblesse Oblige, Enrico racconta il mondo dell’aristocrazia romana con uno sguardo disincantato e affilato, tra satira sociale e commedia.
Ricordo che il podcast è disponibile anche sul nuovo e ottimo YouTube Music (che funziona sul cellulare anche chiudendo l’app) che ha anche un bel servizio di playlist con le puntate divise per tema.
a presto